CONCERTO del duo SBAFFI/CAMPI


Chiostro Palazzo di Monte, Monte San Savino

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Leonardo Sbaffi, sassofono
Cristina Campi, pianoforte

Ingresso 8,00 Euro – ridotto 5,00 Euro* – Inizio ore 21:15

Musiche di Monteverdi, Haendel, Jolivet, Debussy, Hindemith, elaborazioni, trascrizioni, improvvisazioni

* * *

Si può raccontare solo ciò che è stato.
Ma a chi lo si può raccontare.
E perché lo si vuole raccontare.
Se non c’è più.
Quindi forse la via d’uscita è vivere insieme
nel momento in cui le cose “accadono”!
Questo vorremmo fosse la motivazione di questo dono.
Che vi facciamo e che ci fate.

Lontani dal desiderio/bisogno di raccontarsi con la musica
il duo Sbaffi Campi rivela un esclusivo interesse
in direzione dell’esprimere più che dell’esprimersi,
dell’ascoltare più che dell’essere ascoltati.
Sono in piena genesi.
I brani sono un pre testo per giungere ad un post testo,
il cui obiettivo è togliere di mezzo il mezzo,
che non è la musica ma chi la fa!
Musica per non essere, gesto che basta a se stesso.
Ricerca di un sè per disfarsene.
Rifiuto dell’emozione melensa e consolatoria.
Il programma propone un tratto di questo lavoro.
Svolto per molto tempo lontano dal pubblico.

Il repertorio proposto dal duo Sbaffi Campi è decisamente desueto.
L’accostamento dei brani, ben lontano da dispute filologiche,
nasce da un lungo lavoro di ricerca
che ha portato gli interpreti ad accostarsi a repertori
raramente frequentati da formazioni analoghe.
L’essenzialità ha sacrificato ogni eccesso
per ritrovare un’intimità fatta di toni tenui, rarefatti.
Alla ricerca di una dimensione
nella quale è importante scopriree condividere
non mostrare.
Il desiderio di creare una sorta di empatia con il pubblico
è perseguito mediante un percorso che,
iniziando con sonate, arie rinascimentali e barocche parti improvvisate
giunge a brani originali del ‘900 di autori quali Jolivet, Debussy e Hindemith.
Nel caso delle arie la parola è sacrificata al suono
che ne riassume e ne restituisce significati forse ancora più profondi.
Trasversalmente, a collegamento di prima e seconda parte,
due brani di un autore sconosciuto G. I. Gurdjieff,
grande maestro e filosofo
la cui dottrina si stacca decisamente da ogni insegnamento conosciuto.
L’accostamento dello strumento più classico, il pianoforte,
con quello più moderno, il sassofono (l’ultimo strumento acustico inventato),
consente sonorità che conducono l’ascoltatore
in una dimensione ora antica ora moderna
la cui magia e fascino sono davvero sorprendenti.

Leonardo Sbaffi ha studiato al Conservatorio Rossini di Fermo con Federico Mondelci diplomandosi con il massimo dei voti e si è perfezionato con Jean Marie Londeix seguendo inoltre i seminari di musica da camera tenuti da AntonyPay. Vincitore di 10 concorsi nazionali ed internazionali ha tenuto concerti in Italia e all’estero per istituzioni quali RAI, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana, Musica per Roma, I Pomeriggi Musicali di Milano, International Gaudeamus Music Week di Amsterdam, Festival d’Automne di Parigi, Hebbel Theater di Berlino, Amici della Musica di Palermo, Teatro Regio di Torino, Ente Concerti di Pesaro, Accademia Chigiana, Festival delle Nazioni, Festival MondialJeune de Genève, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Olimpico di Roma, Mantova Musica Contemporanea, TirolerFestespiele, Galleria D’Arte Moderna di Roma, Bologna Festival, Festival LesAmplitudes, Nuova Consonanza, Auditorium Parco della Musica di Roma, XXIX Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Museo d’arte moderna di Bologna; Romaeuropa Festival, SalzburgerFestespiele, Mozarteum, Temporada 2012 Buenos Aires.
Ha all’attivo registrazioni radiofoniche e televisive per la RAI, RAI SAT, Radio France, BBC, Telemontecarlo, Videomusic, Teledue ed inciso per Edipan, Legend, Stradivarius, Col legno e Zig Zag Territoires.
Ha realizzato prime assolute e prime italiane di Sciarrino, Donatoni, Manzoni, Reich, Glass, Morciano, Perezzani, Molinelli.
Con il Lost Cloud Quartet, ha eseguito le musiche di Salvatore Sciarrino per l’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio La terribile e spaventosa storia del principe di Venosa e della bella Maria.
Dello stesso autore, sempre con l’LCQ, ha curato le prime assolute di La bocca, i piedi, il suono (massimo punteggio sulla rivista Musica e trasmesso dalla BBC); e Pagine, entrambe dedicate al quartetto ed inoltre del Canzoniere da Scarlatti e Studi per l’intonazione del Mare registrato da RAI SAT ed inciso dal vivo. A questo lavoro, uscito in CD per l’etichetta Stradivarius, diverse riviste specializzate: Amadeus, The Classic voice, Musica, Suono, oltre che le francesi Diapason, Repertoire e Le monde de la musique hanno conferito i massimi riconoscimenti.
Quest’ultima autorevole rivista ha conferito inoltre lo Choc del la Musique al CD de Luci mie traditrici realizzato con l’Ensemble Risognanze.
Vincitore del concorso nazionale per l’insegnamento nei conservatori è titolare della classe di saxofono al Conservatorio U. Giordano di Foggia.
È regolarmente invitato a tenere master e corsi di perfezionamento.

Cristina Campi si è diplomata in pianoforte al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino e, in seguito, in Clavicembalo e in Didattica della Musica al Conservatorio L. D’Annunzio di Pescara.
Si è perfezionata con i Maestri C. Bruno, E. Verona e L. Cerroni.
Ha conseguito inoltre la Laurea di Secondo Livello in Pianoforte e in Musica da Camera.
Ha svolto attività concertistica sia come solista che in varie formazioni cameristiche, prediligendo quella del duo pianistico.
La sua attività è rivolta in modo particolare al repertorio del novecento, al teatro musicale e alla musica contemporanea.
Con il Duo EKA, pianoforte a quattro mani, ha tenuto concerti per Istituzioni Concertistiche in Italia, Svizzera e in Germania e ha inciso nel 2001 il CD  “Colori del Novecento”, in cui sono incluse le prime assolute di “Astor Duo” di B. Beggio e la Sonata n.19 di P. Lachert.
Il Duo ha collaborato inoltre a varie esperienze di teatro musicale con la compagnia del teatro Florian Espace di Pescara.
Tra gli spettacoli “InedithBrel” e il “Caso Papaleo” di Ennio Flaiano.
È titolare della cattedra di Teoria, lettura musicale e audiopercezione al Conservatorio U. Giordano di Foggia.

* Ingresso ridotto: over 65, under 18, famiglie degli allievi del Festival

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